Man mano che sempre più aziende realizzano il potenziale che l’influencer marketing ha per la loro attività, investono di più e cercano più collaborazioni. Alcuni influencer potrebbero rispondere alla sensibilizzazione della tua azienda, ma molti potrebbero non farlo per vari motivi.
Con quali marchi vogliono lavorare gli influencer? Non sono necessariamente coloro che li pagano di più. Dopotutto, gli influencer vogliono costruire un curriculum dei marchi con cui hanno lavorato e nulla attrae un influencer più dell’influenza stessa.
I marchi influenti troveranno naturalmente molto più facile interagire e collaborare con gli influencer rispetto a una startup senza riconoscimento del marchio. Ecco perché una delle discussioni più trascurate sull’influencer marketing riguardi il modo in cui le aziende stesse possono e dovrebbero diventare più influenti online.
Infuencer Marketing: linee guida, principi, pro e contro
Quando sentiamo la parola “marketing influencer” i nostri pensieri si rivolgono immediatamente alle persone sui social media che hanno raccolto un pubblico e presentato loro prodotti o servizi. Tuttavia, l’originale “influencer marketing” era in realtà più aziendale: le aziende assumevano celebrità ben pagate per le sponsorizzazioni.
Per promuovere questa idea delle aziende come influencer, considera questo: i risultati dei motori di ricerca sono diventati così importanti per ottenere traffico web che Google è diventato l’influencer definitivo.
La maggior parte dei marchi in questi giorni pensa a una cosa quando si tratta di influencer dei social media : come interagire con loro.
Per i marchi B2B, gli influencer tendono ad essere leader di pensiero nel loro campo e molti sono anche dipendenti sviluppati attraverso un programma di influencer dei dipendenti.
Con i marchi B2C, gli influencer in genere attraggono il loro pubblico di destinazione. In entrambi i casi, uno dei motivi principali per la scelta di un influencer si riduce alla rilevanza.