COS’È E COME FUNZIONA GOOGLE ANALYTICS

Avete appena deciso di creare un sito web da affiancare alla vostra azienda per promuovere i prodotti o il messaggio che avete intenzione di divulgare. Scelta saggia, perché ad oggi una presenza massiccia sul web non può che aiutare la crescita di un brand. Anzi, è un punto fondamentale senza il quale difficilmente si potrà notare un incremento del numero dei clienti o delle visite.

Creare un sito web o un blog è sempre una scelta vincente. Una volta fatto magari attraverso WordPress, il metodo più utilizzato in questi casi, non resta altro che aggiornarlo con i contenuti che riteniamo più attinenti alla nostra azienda. Articoli su consigli d’abbigliamento se abbiamo deciso di aprire un e-commerce che si occupa di quello.

O magari le migliori mete estive se abbiamo un’agenzia di viaggi. Gli esempi sono innumerevoli: piatti tipici se abbiamo un ristorante e così va. Basta dare sfogo alla fantasia e naturalmente lavorare su argomenti attinenti alla nostra realtà aziendale. Dopo aver dato sfogo alla nostra verve non rimane che assicurarci che i nostri contenuti siano stati letti.

Google Analytics: come funziona lo strumento per monitorare il traffico di un sito web o blog

E qui arriva la fatidica domanda: come facciamo a capire se il sito o blog è stato letto? La risposta è semplice: Google Analytics. Uno strumento, messo a disposizione proprio da Google, che ci permette di monitorare sotto ogni aspetto le visite ottenute dal nostro sito. Attraverso Google Analytics è possibile infatti capire quanti utenti hanno visitato il nostro sito, da dove lo hanno fatto, attraverso quale strumento e quanto tempo sono rimasti collegati.

È addirittura possibile vedere quante persone stanno leggendo i nostri contenuti contemporaneamente. Uno strumento formidabile per chi vuole capire il traffico generato dal sito o il blog associato, in modo da comprendere quali sono i punti deboli e quelli che invece vanno rinforzati o modificati. Se ad esempio constatiamo che gli articoli su un determinato modello di scarpe hanno generato tante letture forse vale la pena riproporre lo stesso articolo con un altro modello, in modo tale da creare una serie di contenuti interessanti e utili al fine della vendita.

Una volta appurato che esiste uno strumento in grado di monitorare l’andamento del nostro sito o blog è necessario capire come utilizzarlo. Primo passo, che può sembrare scontato ma è fondamentale: bisogna iscriversi a Google Analytics attraverso il nostro account Google (se non si dispone di un account è necessario crearlo), dopo di che bisognerà associare il sito o il blog ad Analytics, in modo che possa monitorarlo in tempo reale.

Google Analytics: come funziona e perché utilizzarlo

Il procedimento è facile e intuitivo, sulla homepage di Analytics verrà indicato passo passo come accedervi o registrarsi e come associare il sito. Se ad esempio utilizzammo WordPress dovremo generare il nostro ID di monitoraggio (da ricercare nel menù proprietà di Analytics alla voce ‘informazioni sul monitoraggio’). Una colta inserito l’ID nella sezione apposita il nostro sito o blog sarà ufficialmente collegato a Google Analytics.

E qui viene il bello: da quel momento, infatti, si potrà monitorare tutto quello che c’è da sapere sul traffico generato dal nostro sito. Potremo farlo attraverso diverse voci presenti nel menù di Google Analytics, che solo dopo qualche navigazione sembrerà facile e intuitivo da utilizzare.

Attraverso le varie voci potremo quindi monitorare ogni cosa. Nella sezione ‘tempo reale’ potremo capire il traffico generato in quel preciso momento. E non è tutto: è possibile capire da dove provenga quel traffico: se da smartphone, tablet o Pc, e addirittura da quale paese. Insomma un monitoraggio completo. Se invece vogliamo capire il traffico generato in un lasso di tempo più ampio basta cliccare sulla sezione pubblico, scegliere la data che ci interessa, e vedere quanti utenti hanno vistato il nostro blog. Anche in quel caso sarà possibile capire attraverso quali strumenti lo hanno fatto e anche quanto tempo sono rimasti sul sito prima di ‘rimbalzare’ in un altro. Dopo aver creato un sito o un blog, quindi, Google Analytics potrebbe diventare lo strumento più utile per monitorarlo.